Bene posso finalmente spendere due parole sul match di
Danyel Pilò. L'avversario Mattia Galbiati si è dimostrato forte e corretto (ci credeva
parecchio) era un ex gruppi sportivi di Judo e titolare della nazionale di sambo (ps lo è stato
anche di judo) tonico ed
incazzato (uno vero insomma).
Abbiamo preparato il
match (e studiato l'avversario) consci di avere un vantaggio su quasi tutte le
fasi del combattimento, grazie la versatilità ed esperienza di Danny, ovverso
striking, proiezioni sui colpi e fase a terra, nonché lavorato intensamente
sulla fase che a mio parere lo vedeva in svantaggio, la fase di
clinch (visto il back ground dell'avversario).
Danyel come consueto ha risposto benissimo, vincendo ogni
ripresa, mettendo colpi pesanti e proiettando (non senza faticare).
Di mio temevo la fisicità dell'avversario, uno che ha fatto lo sportivo di professione gioco forza ha una grande preparazione fisica e mentale, però Danny,
reduce dalle amabili cure del "Baffo" (il nostro preparatore atletico, nonché mio mentore e maestro di
Libera) non poteva essere da meno.
A livello strategico (un po' di scouting è stato fatto) tra le altre cose avevamo notato che, mentre l'impostazione in piedi di Galbiati era ortodossa (piede sinistro avanti), quella judoistica era con la gamba destra avanzata.
Questo è un aspetto comune a molti grapplers che approcciano allo striking, aspetto che
porta ad una più facile lettura delle entrate basse da parte dell'avversario a
causa delle swich di guardia, ed ad un buco sui diretti sempre in fase di swich ed attacco alle gambe (my 2
cent).
Infatti pochi sono stati i tentativi di entrate alle gambe (stoppati ottimamente, le porte erano visibilmente chiuse), e maggiori i tentativi di chiudere la distanza, anche questi ottimamente gestiti sul piano tecnico dal nostro alfiere (aggiungo non senza faticare però ... non dimentichiamoci che Galbiati in questa fase del combattimento è un maestro).
Infatti pochi sono stati i tentativi di entrate alle gambe (stoppati ottimamente, le porte erano visibilmente chiuse), e maggiori i tentativi di chiudere la distanza, anche questi ottimamente gestiti sul piano tecnico dal nostro alfiere (aggiungo non senza faticare però ... non dimentichiamoci che Galbiati in questa fase del combattimento è un maestro).
Tornando all'analisi del match, nell'unico momento in cui
Danny è finito di schiena, ovvero quando per cercare il KO ha forzato il low
kick ed intercettato è stato portato a
terra, prima ha lavorato ottimamente con i gomiti dalla mezza, poi ha raspato
e passato la guardia (li si poteva dare di +), mostrando le sue qualità anche in questa fase (dopo tutto quella è la specialità della casa).
Sul finire della terza ripresa (mentre l'avversario con gran cuore e condizione tentava il tutto per tutto) ha portato a terra, dimostrando lucidità, sicurezza, tecnica e poliedricità.
Si poteva fare meglio (vincere per KO o finalizzare) certo,
comunque sia il ghiaccio è rotto.
Onore a Galbiati, Fieri di Danny, Viva La Superba.
Per Aspera ad Astra
2 commenti:
Si conferma che Galbiati è stato atleta della Nazionale di Judo, partecipando anche alle ultime qualificazioni olimpiche cat. -66kg. Continua, anche se in misura minore, a rappresentare la Nazionale nel circuito di European Cup sempre nei -66kg. Attualmente, la sua principale attività sportiva è il Sambo, rappresentando l'Italia nella cat. -68kg. www.samboitalia.com
Grazie correggo immediatamente
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