venerdì 28 febbraio 2014

"Creonti"," ladri", marzialisti e lottatori.

Creonte è una parola largamente usata nel Brazilian Jiu Jitsu per indicare i traditori (da me non usata).
E' una parola che immaginavo prendesse spunto dall'Antigone di Sofocle e dalla Figura del noto tiranno (poi invece ho scoperto derivare da tutt'altro ...con buona pace delle mie congetture, mi dicono che i brasiliani abbiano attinto dal personaggio di una Soap Opera denominato Creonte).
In soldoni viene additato di essere un Creonte colui che lascia un team per allenarsi altrove (non sono un filologo suvvia).
Sull'argomento in questi anni ho sviscerato più volte, sempre in post non direttamente connessi.
Parto con alcune premesse che però confuterò più in avanti
Nel Bjj così come in altre arti marziali si tende ad utilizzare il termina famiglia per indicare l'appartenenza ad una scuola o un'accademia ed i compagni di allenamento spesso vengono chiamati con il termine fratello.
Effettivamente ad oggi credo che la maggior parte dei miei amici siano persone con cui ho lottato, sudato,  e condiviso la materassina, quindi secondo questa accezione "tradire" il proprio team significa tradire i propri compagni e familiari.
Sarà...., per me il brazilian Jiu Jitsu non è solo un'arte marziale, ma è soprattutto uno sport lottatorio (lo stesso vale per il grappling, la luta livre, la libera etc etc), ed a mio modo di vedere questo è un quid pluris, preferisco mille volte essere definito un lottatore (nel senso più amplio del termine) che marzialista, la lotta non ha segreti, è scevra di conformismi e puttanate tradizionaloidi varie, è esente da orpelli formali e fronzoli reverenziali (non pratico per andare in guerra...la guerra mi fa schifo, idem i guerrafondai).
Essere un lottatore cosa comporta? Comporta che per crescere, bisogna girare, sudare, gareggiare, confrontarsi, muoversi con più gente possibile, insomma fare esperienza.
Una volta acquisite le basi è bene iniziare a gareggiare (se si ha il tempo, lo spirito e la voglia), partecipare a raduni etc, etc. Muoversi con quanta più gente possibile non solo è consigliabile, ma è l'animus del nostro sport, e garantisce la possibilità di conoscere tuoi simili in ogni dove .
Tuttavia...dietro queste naturali esigenze si nascondono spesso le frustrazioni di molti istruttori, specialmente quelli privi di un serio background agonistico, i quali tentati dai vecchi retaggi marziali, proibiscono agli allievi di fare esperienza altrove.
Questi talvolta adducono la scusa del divieto di divulgare qualche fantomatico Know How o segreto di pulcinella, altre impedendo loro l'esperienza diffamando questa o quella accademia (sai il livello è basso, si vincono tornei importanti ma non praticano la vera arte...bla bla bla...fanno poco col pigiama, fanno solo sport...bla bla bla).
Ecco che salta fuori il termine di cui sopra (creonte!!! dai l'ho scritto nel titolo...) additando così gli allievi che vanno altrove ad allenarsi, tagliando i ponti con coloro che fino a qualche giorno prima chiamavano fratelli, stigmatizzandoli davanti agli allievi.
Orbene, non è difficile capire quale sia il mio pensiero su questo argomento, ad ogni modo meglio essere diretti a scanso di equivoci:
1) allenatevi dove cazzo volete, basta ricordarsi di avvisare il proprio l'istruttore (cioè il sottoscritto, magari sono amico dell'altro istruttore, faccio una telefonata, ed invece di essere affiancati ad uno scappato di casa nella tecnica, venite trattati con un occhio di riguardo e perché no allenati gratuitamente). Ovviamente c'è un obbligo in questa libertà comportatevi sempre con lealtà e probità senza infangare il nome della Vostra accademia.
2) ricordatevi sempre da dove venite siatene orgogliosi. Ho allievi che si sono allenati per mesi in altre accademie, sia  in Italia che all'estero  (bene tutta arte che entra e torna), e perché no anche partecipando  a competizioni all'estero con altri colori (se l'iscrizione richiede un'affiliazione che l'accademia non ha...chi cazzo se ne frega mica è un taboo), l'importante è non dimenticare mai le proprie origini o rinnegare le proprie radici.
3) Non giochiamo a calcio, spendiamo per allenarci, quindi non si comprano i cartellini, quando un'atleta cambia accademia lo fa per ragioni personali, nessuno ruba atleti a nessuno, gli allievi non sono un gregge, non si commette abigeato, se uno ha perso motivazione è giusto che cambi aria (sono il primo a consigliarlo, non mi va di avere in palestra gente non motivata). Un'atleta (uno che viene da un po' non uno che pratica dai 3 mesi) che per le ragioni più disparate cambia accademia ha solo un'incombenza, un dovere con se stesso, con il proprio istruttore ed i propri compagni, ovvero essere chiaro e diretto con costoro e con se stesso PUNTO, non si fanno patti di sangue.
4 Da parte mia, non ho mai cercato allievi altrui, ed ho sempre richiesto a coloro venuti da fuori ad allenarsi di comunicarlo precedentemente al proprio istruttore (se qualcuno dice il contrario mente spudoratamente), chiarirsi con questi ed i propri compagni qualora avesse deciso di allenarsi nelle nostre accademie. Quando ho fatto l'angolo o ho accompagnato ragazzi di altre accademie, li ho sempre considerati come amici, mai come miei allievi, senza accaparrarmi meriti non miei (anche quando ci ho speso tempo e fatica, magari dando le dritte giuste per chiudere con una vittoria un incontro).
5 La mia visione di maestro è assolutamente occidentale, un maestro ti deve mostrare la strada, accompagnarti sino a dove è in grado e aiutarti a superare i limiti, se del caso lasciarti andare (o suggerirti di andare), perché no indicandoti le potenziali strade ed avvertendoti sugli eventuali pericoli. Non venero foto di persone morte attaccate ai muri (i miei maestri sono vivi vegeti e bellicosi), non ci sono tecniche segrete del Drago nascente, non ci sono vie brevi, ci sono solo sudore e fatica nel cammino del lottatore.
6 Qualora un allievo facesse eccessivamente lo splendido, o tenesse un atteggiamento a me ed al gruppo non graditi, consiglierei di allenarsi altrove, senza sbattere le porte et similia, basta rammentare che nessuno è indispensabile, e che il nostro gruppo (la cui base si è formata da fratelli - veri - anche se non ci apostrofiamo così), sarebbe unito anche praticando cirulla  (questa l'ho già detta, però...repetita iuvant), se non si è d'accordo con la mia linea se ne parla, se queste divergenze non si possono comporre ognuno per la sua strada ed amici come prima (non fratelli o bro, fre, irmao etc etc, quel termine lo uso col contagocce, con persone con cui mi alleno da anni e con cui ho condiviso ben più di qualche ora di lotta).
7 Non esistono superuomini, tutti sono battibili e tutti superabili.
Chiudo dicendo che io stesso sono stato e sono tutt'ora un allievo, prima di essere un istruttore (maestro fa vecchio), prima di creare il nostro gruppo parlai all'allora maestro manifestando "spero coerentemente" le mie idee. Ancora oggi da allievo, non sempre sono d'accordo con i miei insegnanti, non sempre abbiamo visioni comuni, rispetto comunque la loro linea e cerco di percorrerla in conformità ai miei principi, non ho fatto patti di sangue con nessuno, e grazie a Dio (BUD) per ora non mi pare di aver mai mancato loro di rispetto; nessuno di loro è per me un padre (ne ho uno e tanto basta), ne io lo sono per i miei allievi (per ora ho un solo figlio, in futuro chissà..), la cosa che ci accomuna tutti, maestri ed allievi è una viscerale passione per la lotta, intesa nel senso più amplio del termine (grappling, lotta, bjj judo sambo etc etc), e se uno segue le sue passioni, e non è un ragazzino viziato che segue le mode o cambia idea come una banderuola, per me può fare quello che gli pare, il rispetto se lo è già guadagnato.




1° Liguria Grappling Open - Buona la prima

Il 16 febbraio si è tenuto a Carcare il primo Liguria Grappling Open, l’evento promosso dal sottoscritto assieme all’amico Igor Ercole Boss del Team Waza.
L’evento ha visto la partecipazione di oltre 120 atleti, scorrendo via molto velocemente (alle 17:30 tutti gli incontri erano fini, ed alle 18:00 i podi erano premiati). Abbiamo avuto molti feedback positivi, da coach ed atleti, ed anche qualche critica costruttiva, sicuramente l’affluenza è stata oltre ogni nostra aspettativa (programmavamo un 80/90 partecipanti). 
E’ stata senz'altro una giornata frenetica, sotto ogni punto di vista, a livello organizzativo varie cose erano perfettibili ed in futuro lo saranno, dalla location (non proprio dietro l’angolo), alla security, sino ad arrivare ai brakets ed addetti (tre arbitri sono pochini per un numero così rilevante di atleti).
Detto questo l’evento è volato via senza infortuni di rilievo o proteste fuori dalle righe.
L’evento ha visto un’adesione record da parte delle mie accademie Rio Grappling Club Sestri Levante e Genova, qui posto quello che ho scritto sul nostro gruppo facebook : “Avete lottato in 22 mi pare (e ne mancavano "diversi" in tutti i sensi)....4 ori (potevano essere di + ma spesso avete lottato tra di voi le finali o le semifinali): Danyel Pilò 71 b (che mi sta facendo innamorare ehehe), La mezza Enrico Tassano 62 b (la mezza è la solita killer finalizzatrice...nonostante lottasse nella cat maschile), Francesco Castagnasso - 92 b (migliori a vista d'occhio cucciolone anche con la febbre), Davide Del Bue (fuori categoria in - 84 cl d...sei da galera li)....Ottimi gli ARGENTI Croxatto Leonardo - 77 b (poco cardio fratello, ti frò vomitare ad ogni allenamento adesso, poi macini tutti), Stefano Lercari - 92 B (buona prova, ma ancora un po' di ruggine addosso da togliere, so che puoi fare molto molto meglio), Emanuele Freppel - 62 D (mi aspettavo un oro è arrivato un buon argento + cattiveria bravo), Gabriele Fagioli argento - 84 D ( mi gasiiiiii) Alessandro Saracino argento - 84 B (grande coraggio...ora si lavora per consolidare le posizioni ...punto...non si può vivere di finalizzazioni)..Marco Magazzini argento (per me vincitore della cat cadetti - 85 il futuro) ...BRONZI mi sono piaciuti nonostante le sbavature Corrado Pesciolini - 62 B (ti allenassi scasseresti in quella cat), Diego Marangoni - 71 (un cuore incredibile nonostante gli acciacchi sei come Rocky) Enrico Bellucci bronzo - 77 B (buona prova cucciolone mi aspetto molto da te), Davide Cembrano bronzo (-66 cl A+ b) ti ho lanciato nella categoria sopra, alla faccia dei maneggi organizzativi ed al solito porti a casa un gran risultato, sei una macchina...altri bronzi, + fortuiti, Paolo Canale, Francesco Ancarani e Alessio Reseli (+ determinazione e vi prendevate la categoria). I giovani Battimelli Riccardo incluso) nel complesso sei e mezzo, siete il futuro, vi siete allenati poco proprio nelle ultime due settimane (e qs mi fa incarognire) pre competizione, però avete incontrato avversari + esperti di voi (con + mesi o anni di pratica) farete grandi cose con l'impegno giusto. Giacomo Quaquaro mi sei piaciuto molto (se fossi venuto venerdì o il sabato quando spiegavo il regolamento avresti vinto il primo incontro (che hai pareggiato), idem con patate Davide Guagni (che però era influenzato ed è venuto ugualmente)Amin Lyathim (cat sotto a tutti i costi), Pierluca Oddone (anche lui poca conoscenza del regolamento e pareggio e conseguente sconfitta perla regola dell'utimo punto...+ legna e + posizioni se chiudevi il brabo anziché la ghigliottina che ha dato il punto del pareggio lo mettevi a nanna)...Un grazie di cuore a Matteo Barbanente che mi ha aiutato tantissimo nella frenesia della giornata, ed a mio fratello uomo credenza Riccardo Garaventa... vi lovvo...............RINGRAZIO IL MIO COMPAGNO DI NEVROSI Igor Ercole siamo una squadra affiatata ed anche due persone con seri disturbi della personalità". 

Ciò detto, un ottimo risultato per il mio gruppo che si conferma No Gi  uno dei team più competitivi d'Italia, specialmente in rapporto al numero di iscritti. (PS siamo a 149 incontri dall'inizio della stagione...senza atteggiamenti da guerrieri, frasi fatte, manie superomistiche, foto atteggiate, senza guerra e jj lifestyle,  soprattutto senza curarci mai degli altri, gareggiando ovunque con il sorriso, lealtà e l'affiatamento che ci contraddistingue).

Ecco i risultati parziali.
In cl A sono stati fatti due tornei uno a – 77 ed uno a – 84. Entrambi tornei vinti da atleti del Rio Grappling Club.
- 77 cl A kg primo Gianluca Redaelli (atleta che spesso ci viene a trovare a Sestri), 2° De Benedetti, 3° Gentile.
- 84 Cl A 1° Pasquini  2° Benetti 3° Giannoni e Cipriani
- 62 Cl B 1° Tassano 2° Ingegneri 3° Siligato
- 66 cl B 1° Baneschi 2° Cogliandro 3° Cembrano, Alberti
- 71 cl B 1° Pilò 2° Adi Cornel Sturzu 3° Gavino,  Koni
- 77 cl B 1° Madau, 2° Croxatto, 3° Bellucci, Vallarino
- 84 cl B 1° Terlizzi 2° Sarracino 3° Buzzi, Aramino
- 92 cl B 1° Castagnasso, 2° Lercari, 3° Piccone, Pesce.
- 100 cl B 1° Volo, 2° Cerrato, 3° Uguccioni, Ravizza
 Donne
- 71   1° Orena Daniela 2° Galleani Elena
- 58   1° Cavallaro Silvia 2° Tartarini Giulia 3° Michellini Marta, Caccamo Maria Elena

I podi di Cadetti e cl D saranno postati assieme al report fotografico.
Per aspera sic itur ad astra

martedì 18 febbraio 2014

R.I.P Mestre Brunocilla

http://www.tatame.com.br/emocionado-hugo-duarte-lamenta-morte-do-mestre-carlos-brunocilla-a-luta-livre-esta-orfa/

http://lutalivreamazonas.webnode.com/news/a-luta-livre-esta-orf%C3%A3/



Grave lutto per il mondo della Luta Livre mondiale.

http://odia.ig.com.br/noticia/rio-de-janeiro/2014-02-19/policia-analisa-imagens-para-chegar-a-assassinos-de-lutador.html

venerdì 7 febbraio 2014

3 giorni in compagnia del maestro Gabriel Willcox



In questi giorni il mio gruppo hanno avuto ospite il Maestro Gabriel Willkox. Nella foto il secondo dei tre seminari/lezioni tenutisi presso le due sedi (lunedì a Sestri, Martedì a Genova e Mercoledì a Sestri).
Lezioni NoGi esclusivamente ad appannaggio dei miei allievi e delle accademie con cui collaboro
Come si evince dalla foto (mancavano almeno due persone presenti alla lezione), l'affluenza è stata molto alta, complice anche la massiccia presenza degli allievi dell'amico di Mauro Salis (con nutrita quota rosa al seguito...tante fanciulle sulla materassina della colombo non si erano mai viste!!!).
E' stata l'occasione per conoscere un'agonista molto attivo nel panorama del BJJ mondiale, il maestro Willcox è stato disponibilissimo nel condividere la sua esperienza e rollare con tutti i partecipanti.
Da parte mia posso garantire di aver conosciuto e lottato con una delle persone più positive che ho incontrato in quest'ambiente, preparato, umile, tecnico con uno spirito samurai, ed una filosofia molto simile alla mia (un rocky del BJJ) che lo porta a gareggiare in ogni categoria di peso, nonostante gli anni ed il peso (37 x  62 kg).
Tre lezioni distinte tra loro, lineari, concatenate, ricche di dettagli, condite da un sano sparring finale, era da mesi che non mi divertivo così tanto a lottare con qualcuno (visto  l' infortunio), nonostante questo, grazie all'attenzione del Mestre tutto è filato via liscio e sicuramente il mio/nostro gioco presente e futuro ne ha tratto grande beneficio.
Spero in un futuro prossimo di poter ospitare nuovamente Gabriel Willcox, consiglio a tutti le sue lezioni e suggerisco di andarlo a trovare in Brasile, la sua accademia di Rio è sotto il Pan di Zucchero, dispone di alloggi dove pernottare, ed è a due passi da una splendida baia, sicuramente in futuro sarà tappa obbligatoria durante il mio viaggio in Brasile.
Rio Grappling Club Sestri Levante worldwide jj