martedì 3 agosto 2010

Spunti di riflessione

Il nostro fratello Max De Michelis (Rgc La spezia) mi ha fatto conoscere il pensiero di Xande Ribeiro (noto campione di BJJ) sul regolamento del BJJ (lascio lo sfogo di Xande in inglese in quanto facilmente traducibile):
"BJJ rules are messing up what jiu-jitsu really is. People are fighting for the advantage, for ...the point and for the win, but what about attacking the arm, triangles, chokes, collar chokes? Now jiu-jitsu is all about the sweeps, about holding the legs and stalling - nobody attacks anymore. Please people, lets fight, lets see the truth. Now jiu-jitsu is reduce to halfs, fifty-fiftys, 1/4 guards. Oh my God, this is terrible, they are ruining the ART and the sport is boring. Where are the takedowns? No, flying half guards and sitting on the butt. Where are the hands in the collar, X-chokes, triangles?"
Parole sante a mio modo di vedere.
Mi ero soffermato su constatazioni analoghe, senza però approfondire, in occasione della gara di Bjj di Torino, dopodiché leggendo un articolo di Max pubblicato sul blog di Bernardo Serrini http://branquino.blogspot.com/2010/07/il-jiu-jitsu-competitivo-rappresenta.html , ho deciso di sviscerare alcune sensazioni.
Nel mio piccolo credo che imparare i principi sia il modo migliore di apprendere qualsiasi cosa, nel lavoro nello studio e nelle arti marziali. Credo che l’aver dato enfasi a trick e guardie strappa-vantaggi a discapito di posizioni e sottomissioni, seppur pagando da un punto di vista puramente competitivo, stia svilendo l’efficacia di uno stile, che nasce come arte marziale tout court e non come sport (sembro un vecchio quando parlo così … SC/AM è una distinzione che cmq trovo anacronistica e su cui prima o poi dovrò confrontarmi ).
Il bjj che preferisco è quello d’attacco e basico, movimento, posizione, sottomissione (alla Roger Gracie, o alla Jacare sia chiaro basico ma altamente spettacolare)… efficace e chirurgico (trasponibile in contesti con i colpi per intenderci). Lo stile che una volta provato sulla propria pelle cancella ogni esperienza marziale passata, perchè la sensazione che un non praticante prova cimentandosi nel bjj è di pura impotenza, o meglio era, perché queste nuove forme di combattimento a mio modo di vedere allontano dalla pratica chi non riesce a percepirne la tecnicità, perché difficilmente comprensibili e scarsamente applicabili al contesto reale.
Chiaro anch'io odio l'autodifesa colpo parata leva e cagate codificate varie etc etc. come più volte scritto (basta leggere a lato del blog per capire il mio pensiero), ma il bjj non nasce per prendere dei punti, nasce per finalizzare o acquisire posizioni dominanti,è questa la sua forza è questa, a mio modo di vedere, la sua bellezza.
Di sto passo si rischia di finire come il judo sportivo che abbandonando il ne-waza ha perso parte del proprio essere snaturandosi, giungendo sino alle ultime assurde distorsioni regolamentari (non valgono più le entrate alle gambe per intenderci).
La politica dei vantaggi e del privilegiare la guardia, ha portato ad un Bjj sportivo fatto di “50/50, salti in mezza guardia e gente che parte da seduto” citando Xande, pieno di giochetti volti ad approfittare di un regolamento che spinge gli atleti a lottare per i vantaggi. Non dico di eliminare queste evoluzioni che sono connaturate alla maturazione di questa splendida disciplina, ma il non prevedere passività, premiando altresì le posizioni con vantaggi lo trovo deprimente.
Riporto infine un’altra frase sempre scovata dal grande Max fatta da Roger Gracie ( maestro/atleta pluricampione mondiale alla cui corte attualmente si sta allenando il nostro Leonardo Moscatelli) , che rappresenta il mio modo di vedere e praticare il bjj ed il grappling:
I think the way that I fight is a reflection of myself, because I’m a very calm person. For me, jiu-jitsu is simple. People want to complicate a lot, doing flying things… that’s the harder part. For me it’s much easier if you do it simple - you just have to do it right. I do jiu-jitsu just like everyone else - you just got to be tighter". Roger Gracie
Bjj is simple. E per me semplice è meglio.
Da agonista ritengo buona parte delle tecniche che si vedono nei video inapplicabili su avversari dotati di un minimo di fisicità ed esperienza. E siccome sono contrario a chi gareggia in categorie “mi piace vincere facile” trovo una perdita di tempo insegnare sottomissioni astruse frizzi e lazzi che entrerebbero solo contro scappati di casa. Ritengo più proficuo focalizzare la pratica su quello che entra veramente. Enfatizzando posizioni ed i principi.
Poi una volta che uno è perfettamente a suo agio e respira Jiu jitsu, si possono studiare variazioni e trick (non ancora il mio caso purtroppo)
Si deve accettare il presente e guardare al futuro ricordandosi del passato. Quindi ben vengano le evoluzioni ma non stravolgiamo la disciplina marziale che ha ridimensionato tutte le altre.
Fine
grazie Max

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