domenica 22 luglio 2012

Perchè lottare?


Perché è divertente, l'ambiente è sano, genuino (come in tutte le discipline di fatica), competitivo e corretto, allegro e scevro di formalità.
Perché la lotta - in ogni sua forma con gi o senza -  non è semplicemente uno sport ma è un vero e proprio stile di vita, che forma spirito e corpo.
Perché nasciamo tutti lottatori...i bambini mica si tirano i cazzotti, si strattonano si spingono e giocano facendosi sgambetti.
Perché la gente con cui condividi il sudore sulla materassina diventa un fratello con cui crescere e confrontarsi.
Perché non ci sono barriere sociali, economiche, religiose, né conformismi cui soggiacere.
Perché tutti si riempiono la bocca parlando di autodifesa, di colpi definitivi e belinate varie, mentre il lottatore se ne disinteressa; è forte veloce resistente, abituato a colpi e dolore, il suo corpo è la sua arma (di per se già ottimo deterrente).
Perché forma il carattere, insegna il sacrificio, spinge a migliorare se stessi e superare i propri limiti.
Perché  le tecniche che vengono insegnate sono forgiate sull'agonismo, testate  su compagni/avversari non collaborativi.
Perché se si sceglie la via dell'agonismo si percorrerà una strada fatta di fatica e soddisfazioni, si incontreranno avversari duri e leali, che immancabilmente diverranno amici, similes cum similibus congregantur. 
Perché è un'arte aperta ed in continua evoluzione che si può praticare ovunque, grazie alla quale è facile stringere amicizie, anche nei luoghi più disparati della terra, prescindendo da barriere linguistiche ed anagrafiche (sull'argomento scrissi materassina esperanto dei lottatori)
Perché una volta entrato nel tunnel è difficilissimo uscirne...(finendo immancabilmente per sognare di lottare la notte, rivivendo tecniche, passaggi, sottomissioni).
Perché le persone possono atteggiarsi e mentire sulla loro vera natura (curriculum, vestiti, tatuaggi, cinture, pseudo competizioni su internet etc etc), ma la materassina non mente mai.
Perché nessuno è invincibile (e tutti possono migliorare) ed ogni giorno i tuoi compagni saranno lì per ricordartelo.
Perché è uno sport individuale, ma non c'è risultato raggiunto senza il sudore condiviso con i compagni e gli sparring che nel quotidiano ti preparano alle gare.
Perché non ci sono superuomini né poteri soprannaturali ma solo persone super allenate. (qs'ultima  l'ho letta sul sito del Grappling Clan).
Quindi poche storie e sotto a far legna





4 commenti:

Giulio Candiloro ha detto...

tutto verissimo...

spartamma ha detto...

GiuLio sbaglio o hai preso la nera?
Oss

Giulio Candiloro ha detto...

si si... presa e PESA, mo so cazzi Andrè!

spartamma ha detto...

Personalmente non ho dubbi,la onorerai al meglio. Ancora i miei complimenti ed un grande abbraccio a te ed al Canile in toto