giovedì 15 luglio 2010
Morte al Lucingnolesimo
L’estate è iniziata e si sente, è tempo di staccare e divertirsi, nella testa tornato or ora da una vacanza in terra portoghese, mi sovviene un argomento che ho affrontato con alcuni fratelli ieri sera. La bella vita, le vacanze, la baldoria….il lucignolesimo.
Si è vero si deve staccare, SI è vero il riposo è parte integrante dell’allenamento, infine SI le vacanze devono essere motivo per rigenerarsi NON per distruggersi ... parlo così perché ho la coscienza sporca chiaro, ma anche perché sulla parte baldoria posso dire la mia quando mi ci metto.
Tornare alle 7 del mattino dopo una serata potente, non significa ricaricare le batterie, bersi decine di cuba e birrette manco, fumare men che meno. Sembrano frasi fatte, ma soprattutto quando si è adolescenti e si vuole fare gli splendidi si finisce per cadere nel vortice di queste serate UP, con i consueti strascichi del giorno dopo (il c.d. giorno del fantasma), quello in cui la sveglia è nel pomeriggio e tutti i bioritmi sono sfasati. Se poi la baldoria si protrae per più giorni consecutivi, emergono altri fattori: dislessia, insonnia, perdita della memoria etc. etc. etc. (senza contare rilassamento addominale e rughe varie). Domanda ne vale la pena!!!??? Non dico di non fare esperienze chiaro non sono un’orsolina, ma non siatene schiavi, domandatevi se senza gli eccessi siete in grado di divertirvi ugualmente (e se così non fosse … allora dovete rivedere il vostro stile di vita o la volontà di essere atleti my friend)
La cosiddetta bella vita, l’ozio, l’alcol, le droghe, le troie (non quelle a pagamento!!!), l’eccesso in generale, sono oramai diventati valori in questa società dell’apparire e siccome i valori che cerco di trasmettere nel mio piccolo sono ben altri è giusto rimarcarlo. Un'atleta deve a mio modo di vedere, vivere come un' atleta, anche e soprattutto fuori dalla palestra, altrimenti si corre il rischio di diventare dei balordi dei poco di buono, delle macchiette di se stessi, raggiungere un certo livello e non progredire; lo so sembrano frasi fatte e mi fanno sembrare un matusa, però il mio compito è anche informare l’atleta, non fare di certo il maestro di vita lungi da me, per quello ci sono genitori, libri, professori ed esempi più fulgidi ed integerrimi.
Il mio consiglio …..frequentare altri atleti, persone simili a voi, o a quello che volete essere, non quella manica di sfigati con le sopracciglia rifatte che girano con le braghe calate e la mutanda al vento.
Fine dello sfogo
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3 commenti:
Ottimo post, concordo in pieno. Eccellente il finale poi.
Saluti carissimi.
Grazie Mario
da estimatore del tuo blog sono molto onorato
Vorrei aggiungere...ascoltare sempre la vocina ...per restare in tema "il grillo parlante"...spesso mi sono sentito il "diverso" perchè magari in un gruppo di persone ero quello che non si "sballava" per incontrare il divertimento!Ebbene, non ho dovuto fare tanta fatica per restare fedele a me stesso!Questo nella vita mi ha permesso di imparare a scegliere le persone come me, di decidere a quali amici sarei stato fedele per sempre!
Guardarsi dentro e non scimmiottare nessuno...apprezzarsi anche quando si fallisce, tutto questo prima che lo facciano gli altri!
Buona vita a tutti!
Tom "The Sheriff"
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