E’ un po’ che desideravo scrivere qualcosa su questo argomento
In giro per le palestre di fitness e similari brulicano, corsi e corsettini di autodifesa, cardiokick, combat cardio, fitboxe, tai chi, gne gne gne etc etc etc….. con molti iscritti spesso dalle idee poco chiare. Pensando al fumo che viene venduto sovviene l’adagio del secondo tragico Fantozzi “Per me.... la corazzata Potëmkin... è una cagata pazzesca!”
E’ ovvio che non si può generalizzare, è ovvio che ci sono istruttori e istruttori, è ovvio che molti non pretendono di mostrare "la parola che squadra ogni cosa” (citando Eugenio Montale)…
“L’autodifesa” magari fatta con pugni che partono dal bacino modello karate (non il karate in sé disciplina nobilissima) o dove si insegnano tecniche militari a gente che non ha mai fatto una flessione in vita propria, o a una fanciulla di 45 kg a difendersi da un uomo col coltello con leve alle dita, o dove si convince la gente che stando in una posizione statica per mesi (modello Tai Chi) si diventa invincibili, è per me un controsenso in termini, oltre che pratica pericolosa tendente a inculcare concetti superomistici fondati su fantomatiche discipline “superiori”.
Sarà la mia formazione marziale fatta di fatica, sacrificio e dolore, sarà che mi rattrista veder paragonare un percorso di ricerca durato anni, con la pratica in un corsetto di un paio di ore settimanali per qualche mese (con tanto di rilascio di diploma a volte), sarà che ho sempre messo al centro l’uomo anziché lo stile, sarà che spesso in questi corsi non si suda nemmeno, ma rimane il “per me…..è una cagata pazzesca”.
Questa vuole essere una risposta a chi mi chiede di aprire un corso di autodifesa (sicuramente in buona fede per carità)….chi vuole imparare a difendersi venga e faccia quello che fanno gli agonisti, per questo stimo le discipline lottatorie, perché non esiste pratica senza contatto, ed è questo che le rende così efficaci rispetto alle altre (idem per qualsiasi disciplina concernente lo striking fatta con gli stessi principi).
Senza contatto una persona non abituata può conoscere mille tecniche ma sarà sempre in posizione di svantaggio rispetto ad un potenziale aggressore, difendersi da una persona armata è sempre sconsigliabile, soprattutto se si difende la vile pecunia. Alcune regole: se fosse necessario è opportuno avvalersi di un equalizzatore (termine tecnico per dire un bastone, una pietra una lama o qualsiasi oggetto utile per il tipo di aggressione che si sta subendo), altrimenti entrano in gioco l’aggressività la prontezza di riflessi, la tecnica, la fisicità, la furbizia (è chiaramente questi discorsi valgono per un principiante, un agonista è perfettamente in grado di interpretare le situazioni e valutarne l’opportunità o meno di intervenire e come).
Contatto non significa massacrarsi ovviamente, si deve tenere presente che gli allenamenti avvengono in famiglia tra fratelli, né significa essere troppo morbidi (ci vuole un bilanciamento utile a condizionare il proprio e l’altrui corpo e necessario per poter testare le proprie capacità in un contesto il più reale possibile), si deve rispettare il compagno ed allenarsi in base al livello dello stesso.
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